Facile.it – Stereotipare è Facile

Pronte e pronti a riaccogliere una vecchia conoscenza? Dite di sì, sennò ci resto male, eh.
Ricordate Facile.it, di cui avevo scritto in passato in relazione a uno spot dai contenuti misogini, nonché circa il focus esclusivo sulla targetizzazione al maschile? Dite di sì, sennò…sennò niente, chiaro. Vediamo l’ultima fatica creativa dell’azienda. Avrà messo da parte gli stereotipi? Avrà iniziato a rivolgersi anche alle donne? Eh, eh, EH?

Parliamone!


Trenta deliziosi secondi sono stati più che sufficienti a rispondere alle domande poste nell’introduzione. Comodo!
No, Facile.it non ha messo da parte gli stereotipo (anzi).
No, Facile.it non ha iniziato a rivolgersi anche alle donne.

Al centro dello spot c’è il solito protagonista maschile, che stavolta ci informa del fatto di condividere una passione con il figlio – suggerita già dall’oggetto che tiene tra le mani. Certo, mie care e miei cari, almeno non è il calcio, penserete voi. Ed è vero, almeno non è il calcio, ma il basket è comunque uno spot predominantemente associato al maschile. Anzi, con l’apertura dello “sport nazionale” al riconoscimento delle atlete, negli ultimi anni lo è diventato più del calcio. O forse vi viene in mente qualche giocatrice di basket, riuscite a visualizzare scene con bambine, ragazze o donne che giocano a basket (negli ultimi giorni è iniziato ad andare in onda una bella pubblicità Ringo al riguardo, però!), vi è capitato di captare incoraggiamento ad avvicinarsi al basket rivolto alle bambine, o di trovare magliette e scarpe a tema sportivo (basket incluso) nei reparti bimba e non solo in quelli bimbo? Pensate che nel menu principale del sito Decathlon la categoria “scarpe da basket” è presente solo nel sottomenu “Bambino”. Insomma, avete afferrato.

Facile.it
Ciao. Sono un uomo, come potete capire dalla palla che stringo fra le mani e dalla mia passione per lo sport, e non dal fatto che…sono un maschio della specie umana.

E va bene. Francaldo e Geronimo sono appassionati di basket. Pace. Ok. Andiamo avanti.
Ma ehi! Francaldo ha anche una moglie e una figlia. E, udite udite, anche loro hanno una passione! Di cosa si tratterà mai? Nuoto, calcio, ciclismo, corsa? O forse non uno sport, e invece è l’astronomia? Ah, beata ingenuità. Ovviamente è la danza. La danza, una delle poche attività che coinvolgono movimento associate – in particolare nella sua versione classica; che è quella rappresentata nello spot – al femminile e considerate tali. La pubblicità Facile.it ha quindi messo su due messaggi paralleli, costruendoli entrambi su immaginari sterotipati. Un po’ come accadeva nello spot Missing B, per intenderci. Ulteriore rinforzo alla la fatturazione stereotipica è dato dalla scelta di correlare le passioni per sesso (in aggiunta alla già presente associazione culturale), mediante la condivisione Padre-Figlio e Madre-Figlia, che lascerebbe anche adito all’idea di influenza genitoriale sulla scelta dell’attività, ma la realizzazione di spot non prevede riflessioni così multidimensionali; non si tratta di film o libri (men che meno di realtà), quindi direi che non ha senso fermarsi su questo punto.

Facile.it
Qualcosa mi dice che il signore è forse più adatto alla danza che al basket. Ma che ne so io? 😀

Quale sia l’aspetto peggiore e/o più grave di questa comunicazione pubblicitaria lo lascio scegliere alle vostre sensibilità e visioni personali, ma oltre al fattore-stereotipi, c’è un altro elemento da considerare, elemento già menzionato e fortemente legato a una visione sessista.

Cosa pubblicizza lo spot? Assicurazioni auto.
Nonostante vediamo l’auto di Francaldo venir guidata da sua moglie, sebbene si tratti dell’unica auto di cui il nucleo dispone, è tutto un: “A me serviva un’assicurazione completa”, “Ho trovato la migliore per me”, “Ho risparmiato quasi 500 euro”. Chiara la questione, no?
La compagna di Francaldo è completamente tagliata fuori da decisioni importanti legate a un fattore indispensabile tanto nella vita del compagno, quanto nella sua; un oggetto di uso condiviso nella vita quotidiana.
Lui cerca, lui sceglie, dev’essere migliore per lui, i soldi risparmiati sono i suoi.
Questo cosa ci dice circa la figura della donna di casa? È semplicissimo e immediato.
Ci dice che la moglie non ha né potere decisionale né potere economico.
L’unico potere che ha è quello di fare piroette sulle punte con la figlia.

Facile.it
Ciao, siamo una donna e una bambina, come potete capire dalle braccia sollevate a formare il gesto che, in Giappone, significa “Ok; va bene”, e non per via del fatto che siamo femmine della specie umana.

Tanto per completezza, informo che nello spot precedente a questo, c’è sempre un lui al centro della comunicazione (con compagna al seguito che si limita ad essere presenza accessoria; che compare in cucina).

A quanto pare questo 2020 non mi permetterà di riconciliarmi con Facile.it, e le cose non cambieranno finché l’azienda continuerà ad usare il budget dedicato al marketing per creare e diffondere pubblicità con messaggi stereotipati e sessisti.

Se lo spot non piace neppure a voi e volete farlo sapere a Facile.it, potete fare riferimento ai link qui in basso.

Alla prossima e, mi raccomando, occhio agli spot!


SEGNALAZIONE E COMMENTO

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